Ex-Mattatoio di Testaccio (di Cinzia Santagati)

L’ultima uscita è stata veramente emozionante, ci siamo immersi un un contesto multi-culturale e multi-colore diverso dai luoghi  che frequentiamo quotidianamente ma ricco di fascino. L’ultima parte della visita è stata poi arricchita da una performance sonora da parte di alcuni “Bongo Boys” che si sono esibiti in un cortile del Villaggio Globale.

Vorrei però dare qualche informazione sul questo luogo.

Il mattatoio fu realizzato nel 1889 su progetto dell’arch. Gioacchino Ersoch. L’ingresso è a tre fornici, un passaggio centrale usato per il controllo delle bollette e due laterali più piccoli per l’entrata e l’uscita del bestiame. Nell’edificio a sinistra erano ubicati gli uffici sanitari, quello a destra era l’abitazione del direttore; le stalle, dislocate nei corpi di fabbrica laterali, erano divise tra stalle per il bestiame domato e stalle per il bestiame indomito (le scritte sono ancora oggi visibili); al centro la sede vera e propria per la macellazione. Era una delle strutture più moderne d’Europa e negli anni subì una lunga serie di ammodernamenti ma nel 1975 fu dimesso.
Per circa trent’anni è stata poi considerata “area critica”: le uniche situazioni legali erano rappresentate dai Vigili urbani del gruppo Intervento Traffico e da alcune Facoltà di Roma Tre. Ancora oggi, in una vera e propria baraccopoli, ha tra i suoi inquilini gli zingari Rom, etnie da tutto il mondo e i cavalli dei caratteristici vetturini di botticelle, che di giorno portano nel centro storico i “turisti”.
Nell’aprile del 1990 un gruppo di italiani e di immigrati occupa il Borsino dell’ex mattatoio, edificio abbandonato e fonda il Centro sociale interculturale autogestito “Villaggio Globale”. Il Centro è diventato con gli anni un luogo di comunicazione e di aggregazione interetnica attento alle tematiche della solidarietà sociale e internazionale. Alle mostre, cinema e concerti, si sono affiancati i corsi ed i laboratori, tra i servizi un ostello popolare, un internet-point, una sala prova musicale e uno sportello informativo.
Nel 2002 circa 3000 metri quadrati in due padiglioni vengono assegnati alla seconda sede del Museo d’Arte Contemporanea MACRO luogo di incontro e punto di riferimento e di dialogo per l’arte contemporanea internazionale
In un prossimo futuro però il Villaggio Globale sembra essere destinato a scomparire dall’ex mattatoio e i botticellari lasceranno i loro spazi all’Accademia delle Belle arti.

Era qualche foto che ho scattato:

 

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8 risposte a Ex-Mattatoio di Testaccio (di Cinzia Santagati)

  1. Alessandro scrive:

    Un ottimo articolo, il tuo, Cinzia. I miei più vivi complimenti !!!
    Oltre alle bellissime foto, ci hai regalato un pò di storia per descrivere ancor più compiutamente il luogo da noi visitato.

    Venendo alle foto, le mie preferite sono Walker, Biker1, Siesta e Graffiti2. Interessante anche Bongo Boys 1.

    Un caro saluto
    Alessandro

  2. Pino scrive:

    Brava Cinzia, diciamo che il tuo è un articolo degno di un blog, immagini ma soprattutto testo. Spesso siamo concentrati sulle foto e quindi diamo meno importanza al testo, ma in effetti qualche parola, in questo mondo in cui si comunica per immagini, personalmente la trovo sempre piacevole. Belle e coloratissime tutte le immagini ( tranne una, perché in BN 🙂 ) Mi piace : All’ombra del gasometro, classica ma bella, quindi Biker 2 , sicuramente Siesta e quindi Bongo Boys 2, geometricamente piacevole.
    Ciao
    Pino

  3. Paolo scrive:

    Grazie dell’articolo Cinzia …. conoscere meglio significa anche saper dire di più le prossime volte!
    Le foto sono tutte accattivanti (…il B&N …”ngneafa” con le altre vicino)…. ripercorro le preferenze di Pino con cui concordo!!
    Un salutone!

  4. Cinzia scrive:

    Grazie mille pe i bei commenti.
    In merito all foto in B/N concordo con voi, non è nulla di particolare, ma ho voluto comunque proporla per vedere che effetto faceva.
    Cinzia 🙂

  5. Stefano B scrive:

    Un articolo molto interessante grazie per averlo pubblicato. In effetti quando si va a fotografare un luogo bisognerebbe documentarsi prima per non lasciarsi sfuggire qualcosa dopo.
    Venendo alle foto sono tutte molto gradevoli per cura della composizione e cromie ma apprezzo in particolar modo Biker 2 e Siesta poichè a mio avviso contengono l’elemento umano che si inserisce e interagisce col contesto.
    Attenendomi al campo strettamente fotografico/compositivo mi permetto di fare qualche riflessione del tutto personale su Biker 1 e 2.
    Mi sembra che Biker 2 rispetto alla Biker 1 sia preferibile perchè pur concettualmente uguali dal punto di vista compositivo la 2 lascia più spazio al muro (e quindi all’ambiente oggetto del tema) e alle cromie sulla destra che nella 1 sono tagliate. La 2 però soffre comunque un pò per la testa del ciclista rivolta verso il muro, questo lascia pensare a me che l’osservo che il ciclista passando sia un pò sorpreso dal luogo e dalle scritte e le voglia osservare. Nella 1 invece poichè lo sguardo del ciclista è avanti a sè sembra indifferente al luogo e quindi lascia pensare a me che l’osservo che egli conosca perfettamente il luogo e forse vi appartiene. Insomma tutto questo per dire come le due foto, che fondamentalmente differiscono solo per una semplice rotazione della testa del ciclista di 45 gradi, raccontino però due storie molto diverse fra loro.
    Mi permetto inoltre di suggerirti di provare, se possibile, ad accentuare il contrasto della pavimentazione delle due foto Bongo Boys perchè probabilmente migliora l’effetto texture che la pavimentazione può apportare all’immagine.

  6. Andrea Conti scrive:

    Ci sono alcuni scatti interessanti, vedo il tutto più come un insieme di foto singole che non come un portfolio. “Walker” e “Bongo boys 2” sono gli scatti più interessanti dell’insieme, la prima per il respiro e l’attimo colto, che descrive in un solo scatto lo spirito del luogo (ed è la più bella secondo me), la seconda per l’insolito punto di vista.

    Ciao 🙂
    Andrea.

  7. Roberto AGOSTINUCCI scrive:

    BIKER 2

  8. Rosaria Di Nunzio scrive:

    Ciao Cinzia!!
    Sto rivedendo gli articoli per il calendario… molto belle wolker e le ultime due Bongo Boys per la composizione ardita:))
    Bacioni
    Rosaria

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