Le nuvole (di A. Morabito)

Le nuvole mi hanno sempre affascinato. Ho deciso pertanto di dedicare loro una raccolta di mie foto, tutte rigorosamente convertite in b/n, nelle quali esse sono presenti e giocano un ruolo più o meno importante.

Mi fa piacere metterle nel nostro spazio e mi farà ancor più piacere leggere i vostri commenti che mi saranno utili per affinare il mio lavoro su questo tema.

Grazie.

Un caro saluto a tutti,

Alessandro

Informazioni su Alessandro Morabito

Sono nato Reggio Calabria nel 1966 e la mia passione per la fotografia inizia già negli anni ‘70, quando mi fu regalata per la prima Comunione una Polaroid, e si è sviluppata con la fotocamera di mio padre, una Regula King IIId. Nel corso degli anni ho approfondito diverse tecniche di scatto e tecnologie di ripresa: dalla pellicola sino al digitale. Mi definisco un fotoamatore, la mia formazione fotografica è prevalentemente da autodidatta e non predilige un genere particolare.
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4 risposte a Le nuvole (di A. Morabito)

  1. Paolo scrive:

    Alessandro una serie di foto molto belle!
    Tutte si fanno guardare piacevolmente!!
    Ora son “cotto” … cerco di ripassare per lasciarti un commento più puntuale!!
    Un salutone!
    Paolo

  2. Pino scrive:

    Alessandro , in effetti ho visto le tue immagini da qualche giorno, ma sinceramente volevo inserire un commento con la dovuta calma , che ho trovato solo ora all’una di notte!!! Diciamo che leggendo il tuo articolo mi ritrovo sul fatto che non tutte le immagini per come composte danno la stessa importanza alle nuvole. Voglio dire che se il lavoro dovesse essere chiamato “NUVOLE”, probabilmente alcune immagini risulterebbero deboli. Diciamo invece che cambiando il titolo ed eliminando un po’ di immagini… la 10 e la 15 ( troppo evidente la presenza umana) , la 13 per troppo “cemento” , la 11, la 12 e la 2 (molto belle e suggestive ) verrebbe fuori un ottimo portfolio. Ovviamente i tagli di cui sopra non sono legati alla qualità delle immagini che trovo tutte molto belle e ben curate nella tecnica e nella composizione, ma perchè di disturbo nei confronti dell’insieme. Diciamo che ho provato a fare un lavoro di editing che risulta molto difficile da effettuare sulle proprie immagini e che invece solitamente viene meglio a chi le immagini non le ha scattate 🙂
    Ciao
    Pino

  3. Boh, a volte non capisco il comportamento del blog…. Provo a rimettere il commento in risposta a quello gradito di Pino, sperando di non incappare nuovamente nella messa in standby da parte del sistema.

    Ringrazio quindi Pino per il suo commento, che reputo molto interessante. Non mi sono infatti mai cimentato nella realizzazione di un portfolio, non avendo avuto occasione di approfondirne le linee guida, e quindi ho postato le foto più come insieme di foto ‘singole’ che non di un portfolio strutturato.

    Se ho ben compreso, pertanto, tu vedresti le foto 1, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 14 come ‘idonee’ alla realizzazione di un portfolio.

    Grazie mille !
    Un caro saluto
    Alessandro

  4. Pino scrive:

    Ti capisco … SPesso mi è capitato di scrivere un commento, poi mi sono distratto un attimo e nel momento dell’invio bluff , tutto perso!! GRRR
    Per quanto riguarda la scelta di immagini per un portfolio, quelle che ti ho indicato in effetti sono quelle che risultano piu’ omogenee. Ovviamente bisogna fare attenzione la fatto che alcune sono di montagna altre di mare ed altre ancora di edifici ( pero’ somiglianti ad una montagna…) Solitamente si dice che un portfolio dovrebbe essere pensato come progetto e quindi pensandolo prima dovremmo già sapere in fase di acquisizione piu’ o meno come comporlo, ma viene considerato portfolio anche la selezione di immagini “omogenee” che possono essere ricavate dal proprio archivio fotografico e questo potrebbe essere il tuo caso. In questa situazione bisogna lavorarci un po’ su affinche le immagini presentino elementi che in qualche modo leghino il lavoro e magari riescano a creare una sequenza ( non sempre necessaria…). Addirittura guardando le immagini , ICARO, potrebbe diventare l’immagine d’ingresso che ci porta ad esplorare le successive fino ad arrivare al mare… insomma in questo caso diventa importante fantasia e creatività 🙂
    Ciao
    Pino

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