Un filo di fumo

Mi ha sempre affascianto la forma che assume il fumo.
Impalpabile.
Imprevedibile.
Indecifrabile.
Sempre diversa.
Sempre mutevole…

Ma come fare a fotografarla?
E, soprattutto, come fare a decidere quando scattare?

E’ una sorta di gioco bendato, di fiducia in quel che potrà accadere, di scommessa con il caso.

E’ per questo motivo che non dobbiamo sbagliare quando scattiamo.
E’ questione di un istante.
E quello che è successo in quell’istante, potrebbe non ripetersi mai più….

Ma come fare per fotografare il fumo?

Premetto da subito che non sono un fotografo ma solo un appassionato, e quello che troverete scritto qui è frutto di esperimenti casalinghi che con piacere provo a condividere con voi.

Sicuramente molti di voi avranno dei suggerimenti: ben vengano! :)))

Predisponiamo il set

Iniziamo col dire che per evidenziare al meglio il fumo occorre uno sfondo nero, in modo da creare un contrasto netto. Un cartoncino bristol va più che bene.

Poi occorrerebbe illuminare solo il fumo, lasciando scuro tutto il resto.
Per questo la luce deve essere preferibilmente diretta, non diffusa.

Indispensabile quindi l’uso del flash, preferibilmente esterno e posizionato di lato.
Il flash delle reflex o montato direttamente sulla reflex illuminerebbe anche lo sfondo, rendendolo nero molto chiaro.

Quindi per far rimanere lo sfondo nero occorre non far spararci la luce direttamente, ma neanche di “striscio”; per evitare questo è sufficiente una piccola accortezza, come potete vedere nella foto del set: un cartoncino nero che funge da deflettore.

Di fronte al flash, sul lato opposto, una parete riflettente bianca (polistirolo, cartoncino bristol, o simile)

A questo punto il set è pronto.

Impostazioni della reflex

Ovviamente dobbiamo lavorare in modalità manuale.
Lo dico sempre: quando fotografiamo, scordiamoci gli automatismi.

Siamo noi che dobbiamo decidere, non la macchina fotografica.

Impostiamo da subito la famosa triade (tempi di esposizione, diaframma e ISO).

  • I tempi, visto che lavoriamo con il flash, sono praticamente irrilevanti, per cui mi metterei sul sicuro: 1/125.
  • Diaframma tra 6,3 e 9.
  • ISO 100.

Come sempre nelle foto in studio (e non solo in studio) il primo scatto serve a capire se abbiamo indovinato le luci. Regoliamoci sempre con l’istogramma per capire quanto siamo vicini ad una foto ben bilanciata e quindi ci regoleremo di conseguenza per lo scatto successivo.

In questo caso, visto che praticamente di colori ne abbiamo 2, l’istogramma dovrebbe avere una forma tipo questa:

Se la foto ci sembra buia, o meglio se la parte di fumo ci sembra buia, aumentiamo prima la potenza del flash e poi, eventualmente, apriamo un po’ di più il diaframma. Se 6,3 non basta, allora aumenteremo gli ISO.

Con i tempi di esposizione in questo caso possiamo farci ben poco visto che la luce che comanda è quella del flash e qualsiasi ulteriore aumento dei tempi di esposizione genererebbe solo “rumore” nell’immagine.

Messa a fuoco
Anche qui gli automatismi rischiano di portarci fuori strada.
La reflex, nel cercare di mettere a fuoco il fumo, potrebbe mettere a fuoco altre cose per cui è bene  mettere a fuoco manualemente su una distanza prefissata e ricordarsi di “generare” il fumo proprio a quella distanza dalla reflex.
Se avete un cavalletto questa operazione è assai facile: ponete un oggetto proprio in corrispondenza di dove poi genererete il fumo, mettete a fuoco l’oggetto con la messa a fuoco automatica e poi togliete l’automatismo; rimarrà a fuoco la zona da voi prescelta.
Ovviamente da questo momento non va spostato nulla, altrimenti dovrete rieseguire le operazioni precedenti.

Pensiamo allo scatto:

A questo punto siamo pronti per scattare.
Per generare il fumo potete accendere un incenso e agitarlo (o lasciarlo fermo) oppure accendere una candela…

…per poi spegnerla e agitarla: per qualche secondo farà delle belle fumate! :))

Click

Click

Click

Una raccomandazione doverosa: col fuoco non si scherza! Quindi adoperate tutto il materiale con la massima attenzione; un fiammifero spento male o una briciola ardente possono creare danni.

Variazioni sul tema

Se poi vi piace giocare in post produzione potete creare dei simpatici effetti cromatici, come questo

o quest’altro:

A questo punto spero di avervi stimolato a sufficienza e invogliato a fare qualche esperimento.

Ciao e alla Prossima

Piero

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5 risposte a Un filo di fumo

  1. Ciao Piero!
    complimenti per la proposta ben raccontata ed illustrata!
    Un salutone e buona giornata!
    Paolo

  2. Guido scrive:

    voto per l’incenso che ha un fumo più denso e continuo… occorre una lezione pratica!

    ciao

  3. Giuseppe Farcomeni scrive:

    Eh si, bravo Piero… ammiro sempre chi ha la pazienza di sperimentare e soprattutto di condividere. Rudimentale ma funzionale il set casalingo! Naturalmente non conosco l’argomento “fumo fotografico” e quindi non saprei esprimermi su quale fumo sia più’ fotogenico , ma immagino che non sia difficile girare su internet e trovare qualche generatore di fumo! 🙂 Magari i fumatori di sigaro saranno avvantaggiati! Bello anche l’effetto a colori. Ciao P

  4. Piero scrive:

    Grazie per i commenti.

    Sto sperimentando altre cosettine, sempre a livello artigianal-casalingo, che a breve spero di proporre sia qui sia dal vivo.

    /Pino: di “generatori di fumo” siamo fin troppo pieni… 😉

  5. Rosaria Di Nunzio scrive:

    Complimenti a Piero per l’originalità della proposta…ora attendiamo la lezione pratica…visto che ci piace la sostanza e non solo il fumo 🙂
    A presto
    Ciao
    Rosaria

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