Cimitero Acattolico (di Mauro Capasso)

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7 risposte a Cimitero Acattolico (di Mauro Capasso)

  1. Paola Leone scrive:

    Mauro, questi soggetti sembrano…vivi….

    A parte la battuta, devo dire che queste statue mi hanno impressionato: sembra davvero si siano fermate a riflettere sulla caducità della vita…

    Ben fatte le foto, compo e luce.

    ciao
    Paola

  2. guido scrive:

    ciao Mauro, mi unisco ai complimenti di Paola. Qual’è il cimitero acattolico, quello dietro la Piramide? ciao Guido

  3. Pino scrive:

    hello Mauro, che piacere vederti sul blog e con una bella serie, che mette in evidenza la particolarità dei soggetti marmorei che popolano questo cimitero. Per il BW direi che è particolarmente equilibrato, ma forse per il contesto rappresentato si poteva anche azzardare una post con maggior contrasto con una maggior predominanza delle alte luci. Questa ovviamente rimane solo una mia opinione, anche perchè un diverso uso della luce soprattutto nel BW, puo’ cambiare la comunicazione delle immagini. 🙂
    Ciao
    Pino

  4. Mauro scrive:

    Ringrazio tutti per i commenti. Per Guido si il cimitero si trova dietro piramide.

  5. Stefano scrive:

    Il Cimitero Acattolico, ma anche il Verano, con la sua ampia varietà di statue offre sicuramente interessanti spunti fotografici e ce ne dai qui dimostrazione.
    La statua più famosa è forse l’Angelo di Emelyn (Angel of Grief) scolpito nel 1894 da William Wetmore Story (notare la coincidenza del nome omen) in memoria della moglie Emelyn. E’ impressionante il realismo di dolore e afflizione che tale scultura emana e trasmette all’osservatore.
    In queste foto la 3, 4 e 5.
    Le altre sculture da te ritratte non le conoscevo ma sono pure molto interessanti.
    Il BN per questo tipo di immagini è, secondo la mia opinione, molto indicato perchè può mettere in buona evidenza tutte le sfumature bianco e grigie del marmo.
    Sul mio schermo le vedo un tantino scure.

  6. Paolo scrive:

    Ciao Mauro!!
    Ci son stato con le diapositive!
    é un posto che mi ha dato un’emozione forte e particolare credo per la fusione della mestizia che lo stare in mezzo a delle tombe suscita e per la singolarità degli epitaffi , delle forme, delle figure marmoree …

    Ho fatto diversi scatti lì e qulcuno l’ho stampato; tra questi un ritratto del ragazzo che hai ripreso in 3 immagini; vedendolo mi è parso di incontrare una vecchia conoscenza; delle 3 la mia preferita è il profilo con la croce di sfondo a destra che contestualizza il luogo.
    In alcun il marmo è in una tonalità appena un filo scura come ha osservato anche Stefano (ad esempio la 10 ).
    Le ho riviste tutte con grande interesse e anche per me il bianco e nero è una buona scelta per un lavoro così!!!
    Un salutone e … complimenti!!!!

  7. Cinzia scrive:

    Mauro,
    interessanti questa serie di foto e bella la scelta del B/N che mette in risalto le forme delle statue e del marmo.
    Non so se è il mio shermo ma risultano solo un pò scure.

    Saluti
    Cinzia

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