Turisti nella terra di mezzo (di Pasquale Rianna)

Vivo a Roma dal 1986 e subisco da sempre il suo fascino notturno … i monumenti illuminati, la vita che scorre senza sosta anche a notte inoltrata.

Era naturale per me sviluppare il tema quando il sole è già calato da un pezzo e sono voluto andare proprio nel luogo dove quasi 30 anni fa incontravo periodicamente quella che è poi diventata mia moglie e madre dei miei figli.

Quindi un piccolo omaggio alle luci di Roma e alla piazza testimone dell’epilogo della mia vita.

Informazioni su Pasquale Rianna

Il mio tempo libero lo trascorro facendo il fotografo, il musicista, il direttore artistico di alcune manifestazioni pubbliche. Fotografo da quando avevo 6 anni - insegno fotografia presso il Teatro Aurelio l.go San Pio V, 4 - Roma - I generi fotografici che prediligo sono il ritratto, la natura, la foto notturna e la foto di scena. Non sono Nikonista ad ogni costo ma utilizzo Nikon solo per mantenere la compatibilità col mio vecchio parco fotografico.
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7 risposte a Turisti nella terra di mezzo (di Pasquale Rianna)

  1. Paolo scrive:

    Ciao Pasquale; anche questo un modo sfiziosissimo di affrontare il tema.
    I turisti in notturna.
    lampo di luce, la fototurista, bus point e speriamo …
    esattamente l’ordine con cui mi piacciono.
    La prima “accantivante e di facile lettura, ben composta!
    La fotografa forse un poco troppo a destra ma comunque piacevole e contestualizzata sino alle ultime 2 intorno al tema del come si spostano!
    Per il concorso c’è ancora un bel pò di tempo … !
    Un salutone!
    p.s. non ti vestivi da guardia svizzera per far colpo eh!!

  2. Pino scrive:

    Buona l’idea del notturno e bella la storia che ci hai raccontato intorno a questo luogo, che per noi sarebbe stato “semplicemente” S.Pietro mentre per te rappresenta qualcosa di piu’ 🙂 Le immagini sono buone e Bus point e lampo di luce… sono quelle che mi convincono un po’ di piu’. Tecnicamente avrei effettuato con maggiore attenzione il bilanciamento del bianco per ridurre o eliminare la tipica dominante giallastra dei notturni. Ciao pIno

  3. Roberto Agostinucci scrive:

    bus point

  4. Pasquale scrive:

    @ Paolo: mi ci vedi vestito da guardia svizzera ? non ci avrebbe creduto nessuno con i miei 1,70 scarsi …
    @Pino: il lampo del flash in “lampo di luce” e la luce nel Bus sono correttamente bianchi mentre le luci notturne della città sono correttamente gialle, correggerle mi sarebbe sembrato togliere il fascino delle foto notturne, infatti in “lampo di luce” ci sono ben 4 tipi e colori di illuminazione che aiutano a dare profondità alla foto staccando i vari piani, qualsiasi modifica avrebbe fatto perdere questo effetto che era reale al momento dello scatto. E’ chiaro che la foto rappresenta un gusto soggettivo quindi la mia non è una polemica ma la spiegazione di una scelta.

  5. Pasquale scrive:

    alla domanda di “come si dirà in giapponese?” mi è stato risposto 何とか写真を来た … ma se fossero coreani si direbbe 어떻게든 사진 왔어요 … e i cinesi direbbero 不知怎麼來的照片. Sono molto affascinato dal notare le differenze linguistiche … bello il suono del “comodino con porta TV” (真) giapponese, mentre trovo dolcissimo il suono coreano “dell’omino che si guarda allo specchio” (왔), che dire poi del suono penetrante e gutturale dello “stendino” (來) cinese ? veramente affascinato …

  6. pAolA scrive:

    Pasquale,
    “speriamo che…” è per me la più originale; eliminerei solo il segnale di parcheggio, che, colpito in pieno dalla luce, si nota un pò troppo…

    ciao
    paola

  7. pasquale scrive:

    Paola, sono daccordo con te per il segnale (malgrado uso ridottissimi lampi di luce il segnale “sensibilissimo alla luce” mi ha fregato), fermare con tempi lunghi i velocissimi turisti giapponesi che in poche ore ti visitano una città intera è arduo 😉 … era un pò questo il messaggio che volevo dare, ma forse non è stato “abbastanza chiaro” (per forza, è una foto notturna …ah ah) – Grazie per il tuo contributo. Pasquale

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