Andrea Conti: "Surrealtà Normanna"

Data: 2010-03-16 14:18:01
Autore: Andrea Conti

Testi e foto di:

Andrea Conti

www.contifoto.com

Un Viaggio in Normandia, uno spostamento fisico ... ma in realtà un Viaggio interiore ... Un'occasione unica per dare una visione differente di questi luoghi antichi, la mia visione, surreale ed interiore. La ricerca di aspetti surreali, la volontà di andare "oltre" ciò che vedono gli occhi, cercando di estrapolare un attimo sfuggente di "imponderabile", tra le pieghe della realtà che ci circonda ... ... come un gabbiano che dialoga silenziosamente con qualcuno, confidandogli i segreti del mare, quasi a rincuorarlo ... ... terra e mare fusi insieme, terra di confine. Una "donna al confine" ... ... tra sabbia e acqua, questa carovana attraversa la pianura sconfinata, come un antico convoglio perso tra cielo e terra ... ... gabbiani ovunque, dominano il paesaggio, ne sono i fedeli custodi ... ... Omaha Beach, sabbia di guerra e sangue ... accadeva il secolo scorso, da allora tutto si è tramutato in un contesto surreale, in cui al giorno d'oggi ordinaria e pacifica innocenza si rispecchiano ... ... attimi di magia pura ... ... un'altalena vuota e triste oscilla ritmicamente, a destra e sinistra, persa nel vento, una bimba allegra oscilla ritmicamente, in alto ed in basso, la marea oscilla lenta, ritmicamente, avanti ed indietro, tutto è surreale, pieno di misteriosi contrasti, tutto è ritmico ... ... la magia surreale di Mont St. Michelle all'alba, sotto lo sguardo degli arbusti che oscillano ritmicamente portati dal vento ... ... magia surreale che continua, come un castello incantato nel cielo coperto delle prime luci del nuovo giorno ... ... sabbia abbandonata dall'acqua, ma solo temporaneamente, il mare ha bisogno di respirare, avanti e indietro ... ... mentre il mare espira fuori l'acqua, lascia dietro di sè tracce misteriose del suo passaggio, come indistinte forme d'alito su un vetro  ... .. l'Uomo, la vita, vengono dall'acqua, ed all'acqua ritornano, da sempre e per sempre; l'uomo torna verso l'acqua che respira, a riordinare in solitudine le proprie idee confuse, che giacciono a terra come tanti sassolini sbattuti dalle onde del mare ... ... l'Uomo, che ha sempre bisogno di solidi punti di riferimento, anche con i piedi ben piantati in terra ... ... l'Uomo, che si interroga sulla finestra del proprio futuro, sempre ingabbiato nelle sbarre del presente ... ... l'Uomo, che ha lasciato le  tracce del suo passaggio attraverso la nebbia dei secoli ... ... l'Uomo, che spesso si affaccia alla realtà per vederne nitidamente solo una piccola parte ... ... percorrendo insieme le strade della vita, le strade del Viaggio, camminando insieme, confortandosi, sotto un cielo minaccioso ... ... ed infine, alla fine del Viaggio, giungere, di nuovo bambini, ad una semplice conclusione: leone, gazzella, ... non  importa ciò che si è diventati, alla fine del Viaggio. L'importante è correre, sempre ... Grazie a tutti per il passaggio, e grazie anche a chi vorrà lasciare un commento a questo portfolio.

Testi e foto di:

Andrea Conti

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Articolo pubblicato anche sul mio sito: http://www.contifoto.com/2010/04/24/surrealta-normanna/

Note tecniche - Fotocamere digitali utilizzate: Nikon D300, Fujifilm S3Pro. Ottiche utilizzate: Nikon 12-24 f/4G AFS, Nikon 80-200 f/2.8 AFD ED II. Per la foto dell'uomo ed il faro, ho utilizzato una fotocamera analogica Nikon F100, con pellicola Ilford FP4, sviluppata in AGFA Rodinal. Per la foto del gabbiano in volo ("Ali"), ed in "La nebbia dei secoli", ho utilizzato un flash Nikon SB-800.

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