Decisi a non mancare all’inaugurazione della mostra Benedetto, Guido, Maria Adelaide ed io siamo partiti alla volta di Gaeta (cliccate sulla locandina e sulle immagini in anteprima per vedere la versione grande)
La città
Gaeta (LT) è una cittadina sul mare a metà strada tra Roma e Napoli; è caratterizzata dal suo porto, dal golfo e sovrastata dal suo imponente castello, diede i natali a Giovanni Caboto navigatore e scopritore del Canada.
Il fascino della "città di mare" ha subito colpito noi “cittadini; impossibile resistere alla tentazione di fare qualche scatto!
La sede della mostra
La mostra è stata allestita all’interno del “Centro Storico Culturale di Gaeta” dove trovano attualmente sede un museo, una biblioteca e l’archivio storico comunale.
Ci troviamo nell'antico "Ospedale dell’Annunziata"; un ballatoio si affaccia su di un locale sottostante dove alcune celle laterali, un tempo destinate alla cura dei malati, ospitano reperti storici di grande interesse e bellezza (quadri, antiche stampe ed altro ancora)
La mostra (55 foto per 15 autori)
La mostra delle foto è stata allestita con maestria utilizzando delle teche in vetro e dei cavalletti in legno; questi ultimi a sostegno di pannelli bianchi su cui erano fissate le foto in esposizione; con queste immagini ed altre è stata realizzata anche una proiezione su un telo sospeso in alto con un risultato di grande impatto emozionale (almeno per me); tra le immagini proiettate anche quelle di Angelo Movizzo.
Mitologia e Simbolismo
L'intersecarsi e il comporsi, ma anche lo scomporsi ed il successivo ricomporsi,costituiscono il "corpus" del mito, presente in ogni cultura. Esso pertanto è dato dall'insieme di narrazioni quasi sempre orali, spesso letterarie, ma anche da rappresentazioni, in questo caso sculture. Ognuna delle fotografie che costituiscono la mostra mette a fuoco diversi personaggi i quali, successivamente, nei contesti delle diverse epoche storiche, diventano simboli della cultura presente e sintesi di quella del passato. Sono pertanto l'espressione, oltre al loro intrinseco valore estetico, della continuità della storia dell'uomo, della sua memoria antica e tuttora viva e agente nei modi di concepire la vita e nei sistemi valoriali di ognuno: costituiscono cioè il patrimonio culturale "inconscio" di una determinata civiltà. Il simbolismo infatti è proprio l'arte che tende a creare questa comunicazione: essa intende allargare i confini della propria esperienza sensibile attraverso l'espandersi della creatività. La figura colpisce chi la guarda non tanto per la personalità che la fisionomia e l'atteggiamento rivelano, quanto per ciò che il visitatore può vedere di se nell'immagine; catalizza l'immaginazione e fa emergere sensazioni antiche, indefinite e indefinibili. Il simbolismo usa modelli e forme intesi a creare un movimento che stimoli le emozioni sepolte nella coscienza. Struttura e linea, elementi tutti meditati e studiati per giungere ad una apparente semplificazione, consentono questo processo di affioramento del mito e dei valori ideali dell'uomo.
Le foto
Consiglio a tutti di andare a Gaeta a visitare la bella città e la nostra mostra fotografica.
Oltre la settimana della cultura (16-25 aprile 2010) la mostra rimarrà allestita e visitabile sino al 16 maggio 2010.
Per chi non riuscisse ad andare …un surrogato della visita reale qui di seguito.
Il rientro
Si è fatto tardi, Roma non è vicinissima, si rientra a casa.
RINGRAZIAMENTI
Alle persone, tutte, del Centro Storico Culturale e dei Servizi Culturali Integrati del comune di Gaeta che con attenzione, dedizione, cura, competenza hanno studiato, predisposto ed allestito, davvero al meglio, la mostra con le immagini del nostro gruppo fotografico.
Grazie di vero cuore!
La raccolta di tutte le foto dell'articolo
pubblicato da Paolo Scrimitore in data 18/4/2010