Ex-Mattatoio di Testaccio (di Cinzia Santagati)

Data: 2012-05-15 14:50:29
Autore: Cinzia Santagati

L'ultima uscita è stata veramente emozionante, ci siamo immersi un un contesto multi-culturale e multi-colore diverso dai luoghi  che frequentiamo quotidianamente ma ricco di fascino. L'ultima parte della visita è stata poi arricchita da una performance sonora da parte di alcuni "Bongo Boys" che si sono esibiti in un cortile del Villaggio Globale. Vorrei però dare qualche informazione sul questo luogo.
Il mattatoio fu realizzato nel 1889 su progetto dell'arch. Gioacchino Ersoch. L'ingresso è a tre fornici, un passaggio centrale usato per il controllo delle bollette e due laterali più piccoli per l'entrata e l'uscita del bestiame. Nell'edificio a sinistra erano ubicati gli uffici sanitari, quello a destra era l'abitazione del direttore; le stalle, dislocate nei corpi di fabbrica laterali, erano divise tra stalle per il bestiame domato e stalle per il bestiame indomito (le scritte sono ancora oggi visibili); al centro la sede vera e propria per la macellazione. Era una delle strutture più moderne d'Europa e negli anni subì una lunga serie di ammodernamenti ma nel 1975 fu dimesso.
Per circa trent'anni è stata poi considerata "area critica": le uniche situazioni legali erano rappresentate dai Vigili urbani del gruppo Intervento Traffico e da alcune Facoltà di Roma Tre. Ancora oggi, in una vera e propria baraccopoli, ha tra i suoi inquilini gli zingari Rom, etnie da tutto il mondo e i cavalli dei caratteristici vetturini di botticelle, che di giorno portano nel centro storico i "turisti".
Nell'aprile del 1990 un gruppo di italiani e di immigrati occupa il Borsino dell'ex mattatoio, edificio abbandonato e fonda il Centro sociale interculturale autogestito "Villaggio Globale". Il Centro è diventato con gli anni un luogo di comunicazione e di aggregazione interetnica attento alle tematiche della solidarietà sociale e internazionale. Alle mostre, cinema e concerti, si sono affiancati i corsi ed i laboratori, tra i servizi un ostello popolare, un internet-point, una sala prova musicale e uno sportello informativo.
Nel 2002 circa 3000 metri quadrati in due padiglioni vengono assegnati alla seconda sede del Museo d'Arte Contemporanea MACRO luogo di incontro e punto di riferimento e di dialogo per l'arte contemporanea internazionale
In un prossimo futuro però il Villaggio Globale sembra essere destinato a scomparire dall'ex mattatoio e i botticellari lasceranno i loro spazi all'Accademia delle Belle arti.
Era qualche foto che ho scattato:
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