A distanza di un po’ di tempo veniamo a ricordare la nostra uscita primaverile tra le stradine del rione Monti, annotando qualcosa sulle tante e belle foto che molti di voi hanno postato.
Ci siamo visti a Largo Angelicum, sotto la mole dei Santi Domenico e Sisto, e siamo saliti a Villa Aldobrandini; siamo entrati nella chiesetta di Sant’Agata dei Goti e poi, scendendo per la Salita del Grillo, ci siamo trovati sulla destra il muro della Suburra e, oltre, i Fori Imperiali. Qualche foto alla poco nota chiesa dedicata ai martiri Quirico e Giulitta e, da Via Baccina, abbiamo fotografato il tempio di Marte Vendicatore e l’Arco dei Pantani. Abbiamo quindi imboccato l’antico Argiletum e, all’altezza di Piazza della Suburra, siamo saliti per il Clivus Suburanus verso San Martino ai Monti.
Vi siete sbizzarriti; complimenti a tutti!
Belle foto, inquadrature curate e spesso di dettaglio: avete perfettamente colto lo spirito fotografico della passeggiata, che voleva proprio allenare l’occhio a ciò che distrattamente si guarda ma non si vede.
Tra i tanti scatti, abbiamo scelto le due immagini che più ci hanno colpito.
Una è la foto di Luca Marincione: una vista inusuale di una scena altrimenti scontata. Una quinta multicolore che dona allegria all’austerità del soggetto.
L’altra è di Stefano Mariani: una visione di reportage che fa riflettere. Due mondi a confronto in una solo apparente casualità.