I fantasmi di Forte Bravetta (di A. Morabito)

Il forte fu progettato nel 1878 e completato nel 1884 nel quadro delle opere realizzate per la difesa della nuova capitale del Regno d’Italia.

Nei primi anni del novecento viene acquisito dal demanio che lo concede ai militari.

Durante il regime fascista, il forte assume il suo tetro compito di luogo adibito alle fucilazioni degli antifascisti sentenziate dal “Tribunale speciale per la difesa dello Stato”; i detenuti venivano prelevati dai vari luoghi di detenzione (Regina Coeli, via Tasso, etc.)  e fucilati nel terrapieno antistante l’ingresso del forte.

Nel 2009 il sindaco di Roma ha inaugurato in questo luogo il “Parco dei Martiri”, un nuovo giardino comunale di dieci ettari aperti al pubblico, consacrato alle vittime del nazifascismo.

Di seguito qualche foto che ho realizzato in questo luogo della memoria.

In memoria dei martiri di Forte Bravetta

L'ingresso

Ingresso e muro perimetrale

Torretta

Limite di sorveglianza

 

Il terrapieno

 

Il terrapieno #2

Ciao

Alessandro

Informazioni su Alessandro Morabito

Sono nato Reggio Calabria nel 1966 e la mia passione per la fotografia inizia già negli anni ‘70, quando mi fu regalata per la prima Comunione una Polaroid, e si è sviluppata con la fotocamera di mio padre, una Regula King IIId. Nel corso degli anni ho approfondito diverse tecniche di scatto e tecnologie di ripresa: dalla pellicola sino al digitale. Mi definisco un fotoamatore, la mia formazione fotografica è prevalentemente da autodidatta e non predilige un genere particolare.
Questa voce è stata pubblicata in Fantasmi in città. Contrassegna il permalink.

7 risposte a I fantasmi di Forte Bravetta (di A. Morabito)

  1. guido scrive:

    bravo Alessandro,
    mi piace molto il tuo lavoro: bello il trattamento delle immagini (cornice compresa) e belle le singole immagini; l’ultima è molto evocativa del luogo e della storia che hai raccontato

    ciao
    Guido

  2. Stefano B scrive:

    Ottima la scelta del luogo che non conoscevo e che purtroppo è stato teatro di tristi e foschi episodi.
    Belle tutte ma in particolare l’ultima in quanto è visivamente tangibile la presenza di una figura associabile ad entità incorporee.

  3. Alessandro scrive:

    Grazie !!!

    L’ultima foto è un’esposizione multipla gestita direttamente ‘on camera’ e realizzata con 6 scatti in sequenza. Fotocamera su cavalletto, ovviamente 🙂

    Ciao
    Alessandro

  4. Paolo scrive:

    Belle foto e racconto del luogo!
    Complimenti Alessandro anche per l’esperimento!!
    Un salutone!

  5. Pino scrive:

    Sicuramente le ultime due immagini per la presenza di “ectoplasmi” 🙂 e per la location che hai scelto sono fortemente legate al tema; In ogni caso viste in una forma di fotoracconto tutte le immagini diventano fortemente e tristemente nell’argomento fantasmi. Bella l’idea di scegliere una location fortemente evocativa. Ciao Pino

  6. Roberto scrive:

    Il terrapieno

  7. Lillo scrive:

    Bravo, bel lavoro.

Lascia un commento