“SfregiArte” by Piero

SfregiArte” ……

E’ da quando ho letto il titolo del concorso che mi chiedo cosa potessero essere gli “SfregiArte” e, confesso, ancora non ho trovato una risposta ben chiara e definita.

Vediamo di capirci meglio, forse scrivendo l’articolo troverò una risposta!

Iniziamo dal vocabolario della lingua italiana:

Sfregiare: 1. Produrre ferite sul volto di una persona, deturpandola”,

Bene, e fin qui ci siamo.

E poi:

2. Rovinare un’opera d’arte con tagli o altri atti di vandalismo”.

Ecco perché non capivo! “SfregiArte” è una specie di ossimoro!

Quindi il primo punto è: può uno Sfregio essere considerato Arte?

Evidentemente si!

Per esempio un tatuaggio è per definizione uno sfregio, in quanto produce una ferita, anche se non sempre su un volto e, al di là dei personalissimi giudizi estetici al riguardo, contemporaneamente è anche un’opera d’arte; se ne vedono di particolarissimi e bellissimi, anche se non oserei mai farmene fare uno sulla mia pelle!

Chi invece non ha avuto dubbi è stata questa simpatica ragazza canadese che, piuttosto che incomprensibili ideogrammi o improbabili animali multicolore, ha voluto immortalare sui propri piedi due grandi miti del cinema americano:

Tatuaggi sui piedi

Che ne pensate? Sono “SfregiArte”?

Io direi di si!

Bene! Qualcosa comincia a chiarirsi nella mia mente confusa.

Andiamo avanti, scorrendo il regolamento:

Writers (muri, serrande, vagoni…)

Quindi un dipinto su un muro può essere uno “SfregiArte”!

Di sicuro ci sono alcuni dipinti che sono delle vere opere d’arte, come ad esempio quelli realizzati in occasione dell’ Out Door Festival sui muri di Roma a Via del Commercio:

Murales Via del Commercio - 1

Murales Via del Commercio - 5

Per esempio, come lo vedete Rodolfo Valentino accanto a Papa Wojtyla?

Murales Via del Commercio - 3

E’ uno “SfregiArte”?

Oppure lo è di più un Ray Charles bianco??

Murales Via del Commercio - 4

 

Particolari anche queste opere del brasiliano Herbert Baglione, (Roma, Via delle Conce); figure in bianco e nero che simboleggiano temi della vita e della morte:

Murales Via delle Conce - 1

Murales Via delle Conce - 2

Murales Via delle Conce - 3

Murales Via delle Conce - 4

…ma, sinceramente, non mi sentirei di definirli “Sfregi”.

Piuttosto considererei “SfregiArte” alcune opere di Sten & Lex, diventati famosi usando la tecnica dello Stencil Poster. In pratica molti loro volti dipinti, vere opere d’arte, sembrano venir fuori proprio da degli sfregi, come queste due realizzazioni, che si trovano su alcune colonnine dell’Enel alla Garbatella:

Sten Lex 1

Sten Lex 2

 E delle serrande? Ne vogliamo parlare? Certo, visto che sono nel regolamento!

Per esempio ho trovato simpatica l’idea di questi due negozianti che a costo praticamente nullo si son fatti una bella pubblicità, magari divertendosi pure!

Pescheria

Paninoteca

 

 

Già, pubblicità. Altro argomento del concorso, calzato quasi a perfezione da quest’altra immagine:

Stallone & Co

Imbrattare una facciata di una casa a scopi pubblicitari è sicuramente un abuso, forse uno sfregio, ma è contemporaneamente un’opera d’arte anche se, finita la programmazione del film, il dipinto sarà destinato ad essere cancellato o sostituito.(Abbiamo appena assistito ad un caso di casa sponsorizzata!)

E delle scritte? Ne vogliamo parlare? Le troviamo di tutti i tipi: da quelle che scorrono veloci sui vagoni della metropolitana (indubbiamente sfregi e spesso anche d’arte)

Graffiti su metro in corsa

A quelle decifrabili solo dagli autori e che per me non significano nulla, motivo per cui non le ho neanche fotografate!

Quelle che invece trovo significative sono queste scritte prese dietro Via degli Argonauti, sempre a Roma. Si, le trovo significative perché queste ci riguardano da vicino:

Ma sono Arte? E, soprattutto, sono Sfregi? Valutate voi…

Ci sono poi opere, non necessariamente d’arte, che possono deturpare, sfregiare il territorio, come nel caso del Gazometro:

 

(Anche se a me questo incontro di ferraglie è sempre piaciuto!!!)

Ma anche un’opera d’arte può alterare l’equilibrio architettonico di un quartiere, deturpandolo, come nel caso del Nuovo Ponte sulla Circonvallazione Ostiense, che con un taglio netto, uno sfregio appunto, impone prepotentemente la sua presenza.

Questo è uno “SfregiArte” sicuramente!

Chiuderei con quest’ultimo Sfregio (il gesto del dito medio alzato spesso è reputato tale, no?).

Questa simpatica rappresentazione artistica a mio avviso è uno “SfregiArte”.

Come si usa il citofono?

Ecco. Ora credo di essermi chiarito le idee!

Grazie per avermi letto fin qui.

P.

 

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8 risposte a “SfregiArte” by Piero

  1. Pino scrive:

    Allora Piero, innanzi tutto complimenti per l’articolo perchè aggiunge ulteriori informazioni a quanto gia’ detto nei precedenti post e soprattutto attraverso la tua analisi “introspettiva” per capire il tema, hai fornito un servizio utile a tutti 🙂
    Cominciamo col dire che tutti i micro argomenti che hai trattato a mio avviso rientrano abbondantemente nel tema. Rimangono un po’ piu’ border line quelli che trattano l’equilibrio architettonico, come allo stesso modo possono esserlo le correlazioni con opere di arte contemporanea ( vedi articolo di Rino). Per quest’ultima tipologia d’immagini è importante rappresentare nello scatto gli oggetti in raffronto; diciamo che questa regola vale un po’ per tutto questo tema. Fotografare un murales, senza contestualizzarlo in effetti non aggiunge ne toglie informazioni ma crea una sorta di riproduzione. Diciamo che partendo da queste considerazioni metterei in primo piano le immagini del citofono, Sten Lex ( la 2 in particolare mentre sulla 1 avrei allargato un po’ il campo), buona la metro, anche se con un panning un po’ al limite, le serrande che si sorreggono tematicamente bene proprio per l’evidenza dei listelli che le compongono. Per le “architetture ingombranti” invece trovo un po’ debole la relazione che le rende sfregiarte. La costruzione da sola ho paura che non rientri appieno nel tema. Dico cio’ perchè ,come avrai visto dalle mie stesse immagini, dopo aver cercato inquadrature che potessero rendere evidente l’ingombro urbano, alla fine ho preferito inserire uno sfregio nello scatto, proprio per creare la relazione Sfregio ed Arte. Molto estetiche le immagini di via delle conce, con particolare apprezzamento per quelle dove hai lasciato un piccolo spiraglio “contestualizzatore”. Insomma ad articolo lungo, commento lungo 🙂 Ciao Pino

  2. Piero scrive:

    Grazie Pino per il tuo commento e le interessanti osservazioni. A questo punto avrei un po’ di chiarimenti da chiederti, magari lo farò al prossimo incontro! 😉
    A presto
    P.

  3. Paolo scrive:

    Grande Piero!!!
    Allora .. ho appena “delirato” sul Fuoritema di Rino …. il titolo Sfregiarte non è il tema in realtà è la sua “sintesi creativa”… il tema è declinato successivamente e l’indicazione che è la regola per chi partecipa all’esercizio imposto dal tema fisso è: Writers (muri, serrande, vagoni …), crepe, pubblicità abusiva, vetustà, degrado: segni quando deturpanti e quando forme d’arte inconsapevole.
    L’autore dovrà rappresentare secondo la propria visione come i “segni”, dell’uomo o del tempo, si contestualizzano nei luoghi ove appaiono, modificandone l’aspetto , deturpandoli o arricchendoli.

    perciò inizio subito con la classificazione (mia personale … ) delle foto che hai presentato tra in tema e fuori tema
    piedi …in tema ….
    murales via del commercio, via delle conce e sten lex … fuori tema
    gasometro, ponte le scritte sulla fotografia … non lo so … più no che si!
    La pubblicità del film …in tema
    il treno in corsa … in tema….
    Il citofono … in tema

    ..ciò detto (con leggerezza) …. complimenti per il lavoro tutto e per le foto!!

    Mi piacciono molto le “rosse” di via del commercio … tra tutte, per averla incontrata e ben fotografata .. il citofono (che è ironica, simpatica e pure in tema)!! 🙂

    Un abbraccione
    Paolo

  4. Pino scrive:

    Mi sembra che le considerazioni di Paolo, hanno dato un’ulteriore evidenza sull’annoso problema del fuori tema. Aggiungo solo che la Sten Lex 2 è border line e non completamente fuori tema, perchè comunque è evidente la presenza del disegno sopra un cancello o qualcosa del genere che puo’ essere interpretato come arricchimento. In ambito giuria potrebbe rimanere una foto ambigua ( nella valutazione ovviamente…)
    ciao
    Pino

  5. Paolo scrive:

    Si Pino … sono d’accordo … sto cercando di recuperare l’arretrato che ho nei commenti e nello stato di “frettoloso” alcune sfumature sfuggono o non si viogliono vedere!!
    La fretta non sarebbe meritata da chi propone le foto per i commenti ma purtroppo “è inclòuisa nel kit del quotidiano di molti di noi …. od almeno del mio sicuramente!!
    Un salutone ancora a tutti ed un apprezzamento ancora per l’insieme a Piero!!
    Paolo

  6. Piero scrive:

    Eccomi! Prima di tutto grazie per avermi letto e dedicato del tempo per le vostre indicazioni.

    Diciamo che adesso, a fronte dei vostri commenti e precisazioni, ho capito che…non avevo capito! 😀 😀 😀

    Preso forse troppo dal titolo non ho prestato molta attenzione alla declinazione di tutto il resto.

    E’ vero: mi sono accorto di non aver “contestualizzato” affatto i miei scatti, pensando, erroneamente, di rappresentare solo ed esclusivamente il soggetto a se stante e non l’insieme dove esso e immerso.

    A questo punto, visti i tempi ristretti, spero di trovare modo di fare e aggiungere qualche altro scatto a quelli qui pubblicati. 🙂

  7. Rosaria Di Nunzio scrive:

    Ciao Piero,
    sulla necessità di contestualizzare lo Sfregiarte è stato abbondamentemente detto… (e ho visto che lo hai applicato 🙂 )
    Voglio solo aggiungere qualche piccolo suggerimento “attuativo”… per esempio molto buona l’idea di utilizzare Sten lex in modo da utilizzare grafismi differenti dai vai maurales … ma prova a farci anche vedere che sono le colonnine dell’enel della garbatella

    L’altro piccolo suggerimento per il citofono che forse è ancora più accattivante se legato ad una vecchia caserma dei vigili del fuoco, vero?

    Un saluto
    Rosaria

  8. Piero scrive:

    Rosaria:
    quindi hai già visto la versione 2?

    Ho capito che dovrò tornare alla garbatella…(ma tanto ci vado volentieri!) e, visto che ci sono, pure al citofono, ma da quel che ricordo non credo sia lì da utilizzare “in caso d’incendio”! 😀 😀

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