SfregiArte di MINADEO ANTONIO

Propongo alcune foto realizzate alcuni anni fa e alcune piu recenti.

Le foto  dalla numero uno alla cinque sono state realizzate a Spinaceto presso un complesso polifunzionale relizzato negli anni settanta, ma che non è mai decollato dal punto di vista commerciale e artigianale,scopo per cui fu’ edificato. Almomento ospita alcuni CAF, una farmacia, una picocola sede del municipio XII, un bar, una gelateria, alcune associazioni di carattere sociale e due centri sociali autogestiti. La maggior parte dei locali non sono mai stati occupati e l’interno dell’edificio appare alquanto inquietante.

Le foto dalle numero sei alla numero otto mostrano l’ex CINODROMO  che si trova in prossimità di Ponte Marconi. Le foto sono state realizzate il 23 giugno u.s.. Tornato sul posto il 15 settembre u.s., gran parte dei gaffiti erano stati coperti da vernice bianca e quindi non più visibili.

Le foto numero nove e numero dieci sono state scattate a Fiumicino. Ritenendole inerenti al tema (degrado dovuto al tempo e all’uomo) le pubblico. Interessante è la foto numero dieci. Infatti la maiolica posta sul fronte del manufatto indica quella che era la sede della Sezione Pesca del Dopolavoro S.T.E.F.E.R (SOCIETA’ delle TRAMVIE E FERROVIE ELETTRICHE DI ROMA).

Breve stroria per i più giovani o per chi non è di Roma:

Nel 1901 la società statunitense STFER (notare che manca la E dopo la T) ottenne la concessione per una rete di tramvie interurbane fra Roma e Castelli Romani, attivata tra il 1903 e il 1916. Successivamente a causa dell’espansione della cità, vennero realizzate anche le linee urbane Termini-Cinecittà e Termini-Capannelle (alcuni di voi ricorderanno i famosi “tranvetti o trenini”).

Nel 1941 la S.T.E.F.E.R acquisì la concessione delle ferrovie Roma-Lido di Ostia e Roma-Fiuggi-Alatri, cambiando la propria ragione sociale in S.T.E.F.E.R..

Nel 1955 ottenne la gestione della linea metropolitana B.

Nel 1976 confluì nel consorzio regionale ACOTRAL.

Le foto dalla numero 12 allanumero 17 sono sate realizzate in Portogallo e anche se alcune di loro non sono del tutto contestualizzate, mi sono sembrate proponibili per il loro valore artistico.

 

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5 risposte a SfregiArte di MINADEO ANTONIO

  1. Pino scrive:

    Ciao Antonio, sono contento che alla fine sono arrivate le foto in singola copia 😉 … In particolare ti ringrazio per aver portato la mia mente indietro di 40 anni, quando fai riferimento alla STEFER ed ai suoi TRAM… io abitavo sulla rotta del “cinecittà” che fino al’arrivo della metro A era il mio principale mezzo di trasporto. A tal proposito molto bella l’immagine della casetta sgarrupata con evidenti segni di corrosione sicuramente figli del tempo ( e poi la scritta STEFER / Dopo lavoro) ha un suo perchè e qui si potrebbe aprire un lungo dibattito sociologico! Vado avanti … nelle immagini di Spinaceto quella che mi piace di piu’ è la “cannella-2”. Ma in assoluto quelle che mi piacciono di piu’ sono quelle del cinodromo con preferenza assoluta su Cindodromo -40 ( la 8 per capirci). A prescindere dai graffiti/murales questo mi sembra un interessante posto da fotografare, ne parleremo. Okkio nelle Lisbona perchè in alcuni casi siamo al limte/fuori tema ( vedi precedenti post) Un abbraccio Pino

  2. Rino scrive:

    Ciao Antonio,
    grazie per il pezzo di storia dei trasporti pubblici romani, interessante per me che a Roma ci vivo relativamente da poco e che, al contrario di Pino, nel 1901 non ero ancora nato.
    Le foto sono tante e raccontano tanto e ti lascio qualche mia considerazione:
    Il set di Spinaceto documenta bene il degrado anche se non mi coinvolge come le seguenti.
    Quelle del cinodromo sono le mie preferite, la 6 e la 8, con le scritte dai font caratteristici, evocano una certa malinconia testimoniando di momenti di maggior splendore (probabilmente degli anni ’80?).
    “Mare Nostrum” è un bel documento sulla relazione tra scempio architettonico (sfregio) e società civile, con i pescatori unici abitanti dello scheletro di cemento, inizialmente destinato ad altri usi.
    Bello anche l’ex dopolavoro, dove la tinteggiatura in rosso pompeiano racconta di aspirazioni artistiche che hanno dovuto arrendersi alle crepe del tempo e dell’incuria (le crepe del tema!).
    Infine cito la foto degli artisti di Oporto che ha il merito di mostrarci come nasce un murales, nella fattispecie con l’uso di stencil.

    Molto bello.
    Ciao
    Rino

  3. Paolo scrive:

    Mi associo ai ringraziamenti per la storia della STEFER … questo termine insieme a quello TETI facevano parte del parlato comune dei miei nonni ed anche dei miei genitori (io ero un poco più giovane però)!
    Venendo alle foto hai pubblicat doversi insiemi interesanti:
    Ti dico subito che le 3 del cinodromo mi sembrano per luce inquadrature e contenuto quelle di maggior impatto al primo sguardo …imaptto non giocato sull’estetica come accade invece in quelle di Lisbona pure belle (si … quelle sui dettagli sono fuori tema ma belle).
    La casetta stefer davvero “bella” .!
    Tra quelle di Spinaceto scelgo la prima; ben contestualizzata con uno sguardo sul quartiere!!
    Bravo Antonio anche per la tenacia con cui “combatti” le difficoltà nella pubblicazione!
    Un salutone!
    Paolo

  4. Rosaria Di Nunzio scrive:

    Ciao Antonio,
    e grazie per le nozioni storiche!!!
    Il gruppo di foto di Spinaceto lo trovo interessente, perchè evoca non solo degrado da uan sorta di divenire differente dalle attese, con lo “Sfregiarte” che fa da protagonista.
    Un saluto
    Rosaria

  5. Antonio M. scrive:

    Grazie a tutti per commenti e suggerimenti. A Rino e ai fans romanisti (a Rosaria interesserà meno) voglio testimoniare che prima del CINODROMO (costruito nel 1928 al flaminio e trasferito a P.Marconi nel 1958) nella stessa area c’era il campo sportivo dell’Ostiense, dove, da ragazzino negli anni quaranta cinquanta, andavo a vedere giocare appunto la squadra dell’ “Ostiense”. Nella squadra giocava il portiere Luigi Albani detto er “palletta” (grande mito dei quartieri Garbatella-San Paolo-Ostiense) che notato dalla A.S. Roma giocò nella squadra cittadina, prima come riserva e poi come titolare, sino al 1954, anno in cui cessò la carriera.

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