E’ domenica, piove quel tanto che ti mette addosso quella tristezza e quel non so che di malinconico.
Decido. Prendo la macchinetta e mi ritrovo in quella che, da piccolo, e’ stata la mia “villa”. Villa Lazzaroni e’ un fazzoletto di verde tra via Appia e via Tommaso Fortifiocca.
Qui ci venivo da bambino
Qui ho portato mio figlio nelle prime uscite in carrozzina e in passeggino.
Con il tempo e con gli anni e’ cambiata, ma vederla ridotta cosi’ non ha fatto che accentuare la mia tristezza…
Bene Fabio, a dire il vero siamo un po’ lenti a presidiare il BLOG anche perchè purtroppo il sistema aiuta poco ma diciamo che avendo un po’ di pazienza qualcuno a commentare passa sempre. 🙂 Bello articolo il tuo , fatto di ricordi e paralleli con l’infanzia . Evocativa la post che rafforza il concetto di malinconia che tu citi nell’articolo. Se posso suggerire, ti direi di provare a ricercare lo stesso effetto anche con una post meno marcata. Diciamo che le immagini sono già di per se particolarmente evocative. Ma in ogni caso sperimentare è fondamentale . Ciao P
Ciao Fabio,
io trovo le tue foto bellissime, e il commento le rende un mezzo per trasmettere si tristezza ma anche magia.
Grazie quindi per il tuo articolo…..
Una bella proposta; l’immagine è presentata come sguardo su un ricordo e l’insieme con la didascalia risulta convincente; forse il cancello che è l’unica esplicità è anche di più di quanto necessario a far arrivare il messaggio.
Un saluto
Paolo