Testi e foto di:
Andrea Conti
Un Viaggio in Normandia, uno spostamento fisico … ma in realtà un Viaggio interiore …
Un’occasione unica per dare una visione differente di questi luoghi antichi, la mia visione, surreale ed interiore. La ricerca di aspetti surreali, la volontà di andare “oltre” ciò che vedono gli occhi, cercando di estrapolare un attimo sfuggente di “imponderabile”, tra le pieghe della realtà che ci circonda …
… come un gabbiano che dialoga silenziosamente con qualcuno, confidandogli i segreti del mare, quasi a rincuorarlo …
… terra e mare fusi insieme, terra di confine. Una “donna al confine” …
… tra sabbia e acqua, questa carovana attraversa la pianura sconfinata, come un antico convoglio perso tra cielo e terra …
… gabbiani ovunque, dominano il paesaggio, ne sono i fedeli custodi …
… Omaha Beach, sabbia di guerra e sangue … accadeva il secolo scorso, da allora tutto si è tramutato in un contesto surreale, in cui al giorno d’oggi ordinaria e pacifica innocenza si rispecchiano …
… un’altalena vuota e triste oscilla ritmicamente, a destra e sinistra, persa nel vento, una bimba allegra oscilla ritmicamente, in alto ed in basso, la marea oscilla lenta, ritmicamente, avanti ed indietro, tutto è surreale, pieno di misteriosi contrasti, tutto è ritmico …
… la magia surreale di Mont St. Michelle all’alba, sotto lo sguardo degli arbusti che oscillano ritmicamente portati dal vento …
… magia surreale che continua, come un castello incantato nel cielo coperto delle prime luci del nuovo giorno …
… sabbia abbandonata dall’acqua, ma solo temporaneamente, il mare ha bisogno di respirare, avanti e indietro …
… mentre il mare espira fuori l’acqua, lascia dietro di sè tracce misteriose del suo passaggio, come indistinte forme d’alito su un vetro …
.. l’Uomo, la vita, vengono dall’acqua, ed all’acqua ritornano, da sempre e per sempre; l’uomo torna verso l’acqua che respira, a riordinare in solitudine le proprie idee confuse, che giacciono a terra come tanti sassolini sbattuti dalle onde del mare …
… l’Uomo, che ha sempre bisogno di solidi punti di riferimento, anche con i piedi ben piantati in terra …
… l’Uomo, che si interroga sulla finestra del proprio futuro, sempre ingabbiato nelle sbarre del presente …
… l’Uomo, che ha lasciato le tracce del suo passaggio attraverso la nebbia dei secoli …
… l’Uomo, che spesso si affaccia alla realtà per vederne nitidamente solo una piccola parte …
… percorrendo insieme le strade della vita, le strade del Viaggio, camminando insieme, confortandosi, sotto un cielo minaccioso …
… ed infine, alla fine del Viaggio, giungere, di nuovo bambini, ad una semplice conclusione: leone, gazzella, … non importa ciò che si è diventati, alla fine del Viaggio. L’importante è correre, sempre …
Grazie a tutti per il passaggio, e grazie anche a chi vorrà lasciare un commento a questo portfolio.
Testi e foto di:
Andrea Conti
Articolo pubblicato anche sul mio sito: http://www.contifoto.com/2010/04/24/surrealta-normanna/
Note tecniche – Fotocamere digitali utilizzate: Nikon D300, Fujifilm S3Pro. Ottiche utilizzate: Nikon 12-24 f/4G AFS, Nikon 80-200 f/2.8 AFD ED II. Per la foto dell’uomo ed il faro, ho utilizzato una fotocamera analogica Nikon F100, con pellicola Ilford FP4, sviluppata in AGFA Rodinal. Per la foto del gabbiano in volo (“Ali”), ed in “La nebbia dei secoli”, ho utilizzato un flash Nikon SB-800.
Andrea sinceri complimenti, prima di tutto per un bianco e nero veramente di spessore (si assapora quasi il gusto di tenerle in mano stampate bene), e poi per la raccolta di immagini tutte molto belle, ed alcune per me eccellenti come ‘pathos’ (quelle con le prospettive di sabbia, le due finestre e, ancora di più, la carovana). Trovo invece che il racconto, pur legando un’immagine con la successiva, non gli aggiunge niente; quando le foto sono così belle parlano da sole, non c’è bisogno nè di parole nè di base musicale, è proprio questo il fascino di un bel reportage! Peccato non avere uno slideshow delle foto che formano l’articolo, ma dover cliccare innumerevoli volte per passare da una all’altra, ma ci arriveremo… vero Danilo!?!
Andrea applauso.
Alcune da emozione pura per me!
In particolare.
la prima (gabbiano con la ragazza sulla spiaggia)
la terza i cavalli in fila sull’arenile (la mia preferita in assoluto)
la quinta (le 2 figure sulla destra tra spiaggia e cielo)
e poi ancora le seguenti 2 e l’ultima.
Un salutone e complimenti!!
p.s. con le opzioni descritte nel tutorial forse la navigazione è più agevole
Complimenti, una serie di grande impatto visivo e dall’atmosfera un pò surreale come giustamente indichi nel titolo.
Apprezzo in particolar modo gli scenari esaltati drammaticamente da luce e contrasto ed il rigore compositivo.
Le mie preferite sono, partendo dall’alto, la fila dei cavalli (un BN di Adamsiana memoria), il gabbiano (mi incanta il gabbiano in secondo piano in mezzo alle ali di quello in primo piano), i due bimbi che passeggiano in uno scenario onirico-fiabesco, e la seconda finestra (quella senza persone) per l’ottima composizione ed il senso di intimità e protezione che trasmette all’osservatore che pur continua ad avere una visione/intuizione del paesaggio tramite lo spicchio in alto a sinistra.
Ciao e grazie per le tue gradite visite e commenti.
PS: per quanto riguarda lo sbarco di Anzio, so che il reportage se così lo possiamo definire soffre dei limiti imposti dalla fotocamera, una compattina, che avevo (ed ho) a disposizione. Avrei voluto isolare meglio certi soggetti sfuocando lo sfondo, cosa che con la compatta non è possibile, infatti come reportage non è che mi soddisfi pienamente l’ho pubblicato più che altro perchè mi sembrava una cosa interessante e curiosa da condividere. L’anno prossimo, se avrò una reflex, spero di far di meglio.
Grazie di cuore a tutti gli intervenuti finora, dopo aver “faticato” non poco a comporre questo portfolio, è un vero piacere leggere commenti articolati ed approfonditi, che derivano da attenta analisi ed emotività indotta.
Andrea,
il tuo stile elegante e curatissimo si riconosce al primo sguardo, su tutta la serie.
La foto più originale trovo che sia “Realtà surreale”: sembra un quadro di De Chirico!
un saluto
Paola
un inchino per questi splendidi scatti di pura maestria…
Devo dire che in quest’ultimo periodo il mio tempo sembra essersi ristretto, ma è la vita, va bene cosi’. Avevo visto le tue immagini o meglio, questo splendido portfolio, già da qualche giorno, ma non avevo voglia di lasciare un commento di fretta, perchè volevo prendermi tutto il tempo per godermelo. Si, per godermi questo pacchetto di splendide foto, che d’accordo con Guido, possono tranquillamente presentarsi senza testi aggiuntivi, perchè hanno tantissime sfumature comunicative che sono sufficienti a lanciare messaggi. Tecnicamente mi trovo un po’ in imbarazzo a lasciare dei giudizi, perchè non c’è un immagine dove la professionalità tecnica non sia messa in evidenza con grande scioltezza ( a volte quasi da far schifo!!! 🙂 . Le mie preferite, nell’ordine: La carovana, “sassolini sbattuti” e “l’importante è correre”, di “BRESSONiana” memoria. Ciao Pino
Complimenti Andrea,
un bianco e nero bellissimo, sembra di sentire la sabbia sotto le mani..
trovo bellissime quella dei cavalli ed il riflesso sul mare..le immagino stampate in grande formato su una parete tutta bianca.
le altre mi emozionano meno.
più che altro metterei un titolo ad ogni foto lasciando perdere il racconto.
Ansiosa di una sessione insieme!
Beh, Andrea che dire…
Ci hai regalato un saggio della tua arte, non mi sento di commentare queste tue meravigliose immagini.
Semplicemente me le godo guardandole e riguardandole.
Grazie per questo post.
Ciao Alessandro
Un grazie sentito per il passaggio anche ad Elisabetta, Pino, Ilaria ed Alessandro 🙂
Andrea sono bellissime…..come sempre….un grosso abbraccio!!!