“Le Raimunne” di pino farcomeni

La scheda in questo caso è necessaria per raccontarvi la storia di queste due signore di Prato Perillo di Teggiano nella provincia di Salerno. Piu’ o meno ottantenni lavorano con serenità sotto un sole cocente di agosto, vangando la terra con ritmo lento ma continuo e sembrano come danzare. Intorno a loro , Internet, la TV satellitare, Telefonini ed ogni diavoleria moderna, ma loro sono là forse con i loro acciacchi, ma mentalmente libere e pure. Completamente avvolte nei loro abiti “da lavoro” è possibile scorgere con difficoltà i loro occhi. Ovviamente sono entrato in relazione con loro, perchè non volevo rubare la loro “intimità” e comunque non volevo creare loro nessun imbarazzo. Ci ho scambiato qualche chiacchiera ed ho preso qualche immagine , ma senza forzature. Perchè le Raimunne? In questo paese , ogni famiglia è identificata con un soprannome; in questo caso le Raimunne sono le figlie di Raimunnu ( Raimondo) 🙂

Le immagini che presento  in questo articolo sono in Bianco e Nero anche se la prima versione che ho realizzato l’avevo ottenuta con la modalità DUOTONE di photoshop, che potete vedere se volete al link riportato di seguito:

http://www.fotoarts.org/galleriautente.php?id=105614

Sull’immagine “Raimunne #5” , qualcuno di voi mi parlerà degli occhi chiusi della donna in primo piano. Il problema è che aldilà del sole (comunque alto) questa era la sua condizione naturale, sostanzialmente sguardo verso il basso in segno di timidezza. Come dicevo nella scheda introduttiva di questa mini serie, non era mia intenzione essere eccessivamente invadente. Ho provato due o tre scatti, e questo è il risultato.  Ciao a tutti

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10 risposte a “Le Raimunne” di pino farcomeni

  1. guido scrive:

    Bravo Pino, con due o tre scatti ottenere 5 foto non è un risultato da poco! 🙂
    Le tue vecchiette si vedono volentieri ( meglio la versione in duotone ed addirittura anche la cornice ci sta bene).
    Secondo me, una volta che ti ci metti, dovresti essere ‘più invadente’ ed entrare di più nella scena; le migliori difatti sono quelle in cui le vecchine, nonostante abbiano ionterrotto il lavoro, guardano verso la macchina e, mostrandosi, raccontano la loro storia!

  2. Pino scrive:

    Ovviamente , i due o tre scatti erano relativi all’ultima immagine :-O
    Sul viraggio/cornici come dicevo su FOTOARTS, probabilmente tornerei indietro sulle cornici e alleggerirei un po’ il viraggio. Sull’invadenza bisogna lavorarci continuamente, è vero.
    Ciao Pino

  3. Paola scrive:

    Pino, queste immagini mi piacciono di più in B&N che col viraggio antico. Magari ridurrei un pò la luminosità ed aumenterei un pelino il contrasto (se il mio schermo pc non mi inganna).
    Buona l’idea di provare qualcosa di nuovo.

    ciao
    paola

  4. Alessandro scrive:

    Belle scene di vita di campagna, quelle che ci hai proposto. Mi piacciono nella loro semplicità e nella versione b/n. La #4 è quella che mi piace di più.
    Un caro saluto
    Alessandro

  5. Paolo scrive:

    L’età avanzata, la fatica del lavoro, la rusticità ed allo stesso tempo la funzionalità degli abiti, i volti semplici, l’ambiente… un bel mix di ingredienti che insieme al bianco e nero consente a queste immagini di trasmettere un’emozione legata alla percezione del tempo andato, vissuto dalle generazioni precedenti alle nostre!
    Complimenti Pino!!

  6. Pino scrive:

    Paola, sul viraggio come dicevo a Guido, ho provato una versione piu leggera e non mi sembra male, per le alte luci ed il contrasto credo che l’unico modo per capire l’effetto finale è la stampa, proprio per evitare la resa diversa dei vari monitor. In effetti ho notato sostanziali differenze tra monitor diversi.

    Grazie Ale e grazie Paolo.

    Ciao
    Pino

  7. Rosaria Di Nunzio scrive:

    Ciao Pino,
    ti faccio i complimenti anche io per aver proposto 5 foto ricavate da tre scatti…. vuoi per caso imitare warhol:))….
    Scherzi a parte sulle “Raimunne in azione” preferisco la #3 che da sola sintetizza il concetto (le altre foto 1 e 2 forse sono ridondanti).
    in assoluto preferisco la #4 dove non si percepisce “la distanza” con il soggetto… cosa che sappiamo non è sempre semplice e necessita di uno sforzo per vincere quella riservatezza o timidezza che credo non aiuti nel caso di voglia fare foto di reportage….
    In sintesi comunque bella la proposta.
    Ciao
    Rosaria

  8. Stefano scrive:

    Dal titolo pensavo si trattasse di un nuovo canale Rai!
    A parte le facili battute le migliori e che anche da sole potrebbero ben rappresentare le arzille signore sono la 3 e la 4.
    Non so se sulla 4 si può aumentare leggermente il contrasto per meglio evidenziare la rugosità delle mani e del viso e quindi meglio raccontare il “vissuto” della donna.
    Se per duotone intendi il seppia allora secondo me è meglio il BN poichè il seppia tende a darmi l’idea, forse soggettiva, di qualcosa che c’era ma che ora non c’è più mentre queste ci sono e come!
    Ciao

  9. Pino scrive:

    Stefano, grazie ai vostri commenti ed a quelli degli amici di Fotoarts, sono riuscito a fare un’analisi piu’ approfondita e serena su queste immagini delle Raimunne. Mi sono convinto sul BN, sull’eliminazione delle cornici ( emulazione di vecchie pellicole) e soprattutto sul numero di immagini delle cinque ( con tre scatti 🙂 ) che possono rappresentare questo contesto. Sinceramente mi sono fatto prendere un po’ dalla condizione emotiva che mi hanno trasmesso queste splendide vecchiette. La cosa positiva rimane la pubblicazione sul BLOG e su FA, che ci permette di condividere le immagini e di discuterci sopra. Un momento di crescita ,che dovrebbe essere piu’ frequente e come dicevamo con Rosaria potrebbe essere un esercizio da effettuare durante i nostri incontri.
    Ciao e grazie Pino

  10. BEN scrive:

    ciao PINO
    foto a me molto care, mi riportano indietro nel tempo, un tempo dove io son vissuto piu di un decennio a contatto con la terra e contatdini, persone veramente toste, nel fisico ma soprattutto nel carattere, sembra che il tempo si sia fermato o cmq si muove lentamente…..(magari).
    le foto tecnicamente le trovo abbastanza contrastate ed a mio avviso non rendono giustizia alle raimunne, un viso rugoso , piu incisivo, lasciava trasparire la vera sofferenza di una vita sui campi……una volta conquistata la loro fiducia dovevi entrare piu a contattto con loro (ma capisco la delicatezza che hai avuto a non forzare la situazione)
    “LE RAIMUNNE”… nel sud si identificano piu facilmente le famiglie con una soprannome
    ( io vedo 4 scatti in cinque foto…..perchè tre in cinque ?)

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