Il mondo di Lilliput

In quest’articolo propongo una serie di soggetti ripresi per come apparirebbero agli occhi di un lillipuziano 😮

Ovviamente stiamo parlando di “Macrofotografia”, anche se non intesa nel senso stretto del termine.

Secondo wikipedia, infatti, la macrofotografia è una tecnica fotografica che permette di ottenere, tramite forti rapporti di ingrandimento, immagini di soggetti molto piccoli.

Per la realizzazione di queste immagini ho utilizzato il meraviglioso Nikkor 105 Micro f/2.8 VR.

Come vi spiegherò al termine di quest’articolo, però, esiste un metodo alternativo che permette di realizzare fotografie macro a buon mercato.

Senza entrare nei dettagli delle tecniche realizzative, evidenzio qui i due principali problemi cui si può andare incontro nella macrofotografia: la ridotta profondità di campo e la elevata probabilità di perdere il fuoco del soggetto, vista la ridotta distanza ed il rapporto d’ingrandimento. E’ pertanto suggerito l’utilizzo di un cavalletto o di un supporto stabile per evitare di muoversi mentre si riprende e, al tempo stesso, avere la possibilità di chiudere il diaframma per poter avere quanta più pdc possibile, quando possibile.

Facciamo un esempio per rendere meglio il concetto. Consideriamo un soggetto ad una distanza di 1 metro; il 105 micro a f/2.8 avrà una profondità di campo di 1 cm, mentre a f/32 la sua profondità di campo sarà di 15 cm !!! Il rapporto di riproduzione è 1:7,8.

Man mano che ci si avvicina al soggetto, la pdc tende a ridursi drasticamente, anche chiudendo il diaframma.

Alla distanza di 31,4 cm (corrispondente al rapporto di riproduzione 1:1) la pdc è 1 cm, indipendentemente dal diaframma utilizzato.

Dopo questa breve introduzione, passo senz’altro alle immagini, sperando che siano di vostro gradimento.

Iniziamo con una gustosa e succosa cipolla di Tropea

Tropean flavour

ed un pò di vitamina C

Vitamin-C

Adesso largo ai fiori…

Primula

Muscari racemosum

Non vi fate ingannare, sono i fiori dei lampascioni, quelle gustosissime cipollette selvatiche famose in Puglia 🙂

Dopo i fiori, passiamo al regno animale.

Iniziamo con un ragnetto

La tela del ragno

La tessitura

e poi con un’insetto un pò più grande: un grillo

Il grillo

Notata la poca pdc ?

Lo sguardo del grillo

Adesso un rettile…

Reptile

Adesso un pò d’acqua

Falling drop

Il buco nell'acqua

ed un pennino

Blue

La penna rossa

Adesso propongo un’esercitazione riservata ai possessori di un obiettivo 50mm (in realtà si possono usare anche ottiche da 28 a50mm) con la ghiera di regolazione dei diaframmi …

Prendete la dimensione dell’attacco filtri del vostro obiettivo 50mm ed andate a comprarvi un ‘anello d’inversione‘ il cui costo dovrebbe essere inferiore ai 10€. Lo avvitate nella filettatura filtri dell’obiettivo e montate quindi quest’ultimo al contrario sul vostro corpo macchina.

Ovviamente dovrete lavorare assolutamente in manuale, quindi fate qualche misurazione prima di capovolgere l’obiettivo e prendetene nota.

Vi avviso che la messa a fuoco si fa esclusivamente avvicinandosi o allontanandosi dal soggetto, quindi è inutile che perdiate tempo a girare la ghiera di messa a fuoco.

Un pò complicato ?

Assolutamente no, con un pò di pratica e con tanta pazienza si possono ottenere risultati come questo…

Pistilli

E’ l’interno di una fresia, la foto non è croppata ed è scattata con il sensore DX della Nikon D70s utilizzando il Nikkor 50mm f/1.8.

Adesso tocca a voi, buon divertimento !!!

Un caro saluto

Alessandro

Informazioni su Alessandro Morabito

Sono nato Reggio Calabria nel 1966 e la mia passione per la fotografia inizia già negli anni ‘70, quando mi fu regalata per la prima Comunione una Polaroid, e si è sviluppata con la fotocamera di mio padre, una Regula King IIId. Nel corso degli anni ho approfondito diverse tecniche di scatto e tecnologie di ripresa: dalla pellicola sino al digitale. Mi definisco un fotoamatore, la mia formazione fotografica è prevalentemente da autodidatta e non predilige un genere particolare.
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8 risposte a Il mondo di Lilliput

  1. BEN. TARI scrive:

    ciao Alessandro
    trovo tutto molto bello e interessante il tuo articolo, foto molto ben eseguite, anche se abbastanza viste. cmq mi hanno entusiasmato notevolmente la l’arancia, con il suo dfondo nero dove stacca bene il colore. molto bella anche la cipolla ma a mio avviso avrei evidenziato di piu il colore violaceo della cipolla………. bravo !!
    ciao
    benedetto

  2. guido scrive:

    bravo Alessandro, molto belle le prime, non altrettanto l’ultima… peccato, per avere la qualità tocca spendere!

  3. Alessandro scrive:

    Grazie Ben !!!
    @Guido: decisamente daccordo con te, l’ultima foto ha solo lo scopo di dimostrare che si può fare una macro anche senza spendere un capitale: il 105 da solo vale più di 2 D3000 :-). Occorre accontentarsi ed avere, lo ripeto, tanta pazienza perchè non c’è alcun automatismo che può venire in aiuto.

  4. Paolo scrive:

    Complimenti alessandro!
    Serie molto piacevole.
    Cipolla ed arancio.. belle!
    Tra gli insetti … lo sguardo del grillo per me.
    Bellissima la lucertola sulle spine con una composizione sbilanciata a destra che trovo molto singolare e piacevole!
    Belle anche le 2 acque con preferenza alla verde.
    Il pennino con l’inchiostro tra le 2 penne!

    Un salutone e … alle prossime!

  5. pino scrive:

    Beh devo dire che ha inserito un ottimo articolo, che oltre a mostrare delle buone immagini introduce una sessione formativa sulla macro fotografia. E questo secondo me si sposa perfettamente con il blog. Vitamina C e La cipolla di Tropea le piu’ interessanti.
    Ciao
    Pino

  6. Andrea Conti scrive:

    Un buon riassunto delle possibilità che si dischiudono al fotografo che utilizza un obiettivo capace di avvicinarsi molto al soggetto. Si tratta di un portfolio eterogeneo, non a tema, e quindi do un parere sulle foto singole. La foto migliore per luce e composizione è senz’altro quella del rettile, molto molto bella, i miei complimenti. Quelle più deboli (mi sembrano anche un pò sottoesposte) sono quelle del grillo, la luce non mi piace molto. I ragni sono composti secondo me troppo centralmente e la maf è un pò incerta, ma mi rendo conto che non è affatto facile. Belle anche le penne e le gocce. Nella norma le altre, portfolio che si guarda con piacere. Interessanti le tue spiegazioni nell’articolo, mi sento di aggiugere un paio di cose, ovvero quella di evitare di scattare ad f/32, se non strettamente necessario, la qualità d’immagine è bassa. Inoltre prova anche una altro esperimento, ovvero quello di montare il 50 invertito sopra un altro obiettivo, ad es. un 200 (il Nikon 200 f/4 AIs si accoppia benissimo cme diametro col 50); il montaggio si può fare con due anelli filettati uniti con attack per la parte non filettata, oppure semplicemente tenendo il 50 a mano appoggiato sopra al 200. Dovrebbe fuzionare anche con il tuo 105, ma devi vedere se vignetta, eventualmenti ritagli un pò l’inquadratura.

    Ciao 🙂
    Andrea.

  7. Alessandro scrive:

    Grazie Andrea per il tuo commento e per i tuoi preziosissimi ed apprezzatissimi consigli.
    Proverò senz’altro a seguire l’esercizio del doppio obbiettivo: fotografare è anche sperimentare 🙂
    Una volta, con una Yashica FX-D Quartz che ancora possiedo, ho provato un 80-200 capovolto. Risultato: vignettatura enorme ed effetto cannocchiale al contrario. Simpatico, no ?

    Ancora grazie ed un salutone
    Alessandro

  8. Pasquale scrive:

    Scusatemi, il grillo potrebbe non essere un grillo ma una cavalletta, i grilli pare abbiano le antenne molto lunghe … ho imparato a mie spese questa differenziazione quando in un blog fotografico mi hanno fatto “nero” per una mia simile foto con altrettanta errata attribuzione (almeno così mi hanno fatto credere) … per quanto riguarda le sperimentazioni, negli anni settanta usavo un duplicatore ed un duecento con in mezzo un anello di prolunga a lunghezza variabile tramite elicoide … i risultati erano buoni ma ci voleva tanta e tanta luce … bravo Alessandro, belle foto … la mia preferita? reptile – buone foto a tutti. Pasquale

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