Lory tieni sempre presente quando scegli le foto che il modo in cui tu le guardi è diverso da chi le guarda senza conoscere le storie che ci stanno dietro.
Per questo motivo molti fotografi, anche molto bravi, hanno spesso qualcuno che li aiuta nel filtrare quelle che magari sono emozioni personali da quanto la foto dice in se.
Detto questo, ok per le croci, ko per l’arco ed il viale (quel bruciato in fondo non si può vedere), bella la prospettiva ed il taglio del monumento ma manca del tutto il contrasto; gli zingari non si vedono, o ti avvicinavi di più o la chiamavi carri degli zingari; tenera le mie rocce!
Prego Pino puoi intervenire :)!!!
Ciao, commento anche se non amo molto farlo. Penso però che partecipare ad una community richieda anche un contributo (opinabile…sempre 😉 ). In generale, l’argomento apparentemente semplice nasconde delle insidie non trascurabili. Qui percepisco molta soggettività; sensazioni vissute appaiono belle, ma poi affinché siano funzionali all’argomento, dovrebbero comunicare facilmente con l’osservatore. In pratica anche la bellezza richiede furbizia. Proverei a rapire lo sguardo di chi osserva senza curarmi della novità né dell’interpretazione. Chissà se ho dato un contributo utile….spero
La discussione durante l’incontro di gruppo si è soffermata sull’interazione tra soggetto e fotografo prendendo spunto da “riposo”.
Riguardandole direi che monumento è efficace e d il bello percepito è esplicito nelle forme e nella dinamica della composizione.
Un salutone!
Paolo
Non vorrei confonderti le idee…. Ma comunque didatticamente puo’ valere quanto detto da Guido e quindi bisogna migliorare composizione, gestione delle luci etc… Anche quanto dice Amleto è un ulteriore punto di analisi e cioè quando fotografiamo se vogliamo interagire con l’osservatore dobbiamo dargli dei punti da seguire per coinvolgerlo nel nostro racconto. Tutto questo devi tenerlo bene a mente soprattutto in questa fase ma considera che sarai “fotografa” quando tutto questo non lo dovrai pensare e soprattutto quando farai il contrario 🙂 A prescinder dal tema, ora posso dirti che la mia preferita è “occhi” che è anche tecnicamente la meno perfetta 😉 …ed ora ti ho completamente confuso le idee! !! Ciao P
Lory tieni sempre presente quando scegli le foto che il modo in cui tu le guardi è diverso da chi le guarda senza conoscere le storie che ci stanno dietro.
Per questo motivo molti fotografi, anche molto bravi, hanno spesso qualcuno che li aiuta nel filtrare quelle che magari sono emozioni personali da quanto la foto dice in se.
Detto questo, ok per le croci, ko per l’arco ed il viale (quel bruciato in fondo non si può vedere), bella la prospettiva ed il taglio del monumento ma manca del tutto il contrasto; gli zingari non si vedono, o ti avvicinavi di più o la chiamavi carri degli zingari; tenera le mie rocce!
Prego Pino puoi intervenire :)!!!
ciao
Ciao, commento anche se non amo molto farlo. Penso però che partecipare ad una community richieda anche un contributo (opinabile…sempre 😉 ). In generale, l’argomento apparentemente semplice nasconde delle insidie non trascurabili. Qui percepisco molta soggettività; sensazioni vissute appaiono belle, ma poi affinché siano funzionali all’argomento, dovrebbero comunicare facilmente con l’osservatore. In pratica anche la bellezza richiede furbizia. Proverei a rapire lo sguardo di chi osserva senza curarmi della novità né dell’interpretazione. Chissà se ho dato un contributo utile….spero
La discussione durante l’incontro di gruppo si è soffermata sull’interazione tra soggetto e fotografo prendendo spunto da “riposo”.
Riguardandole direi che monumento è efficace e d il bello percepito è esplicito nelle forme e nella dinamica della composizione.
Un salutone!
Paolo
Non vorrei confonderti le idee…. Ma comunque didatticamente puo’ valere quanto detto da Guido e quindi bisogna migliorare composizione, gestione delle luci etc… Anche quanto dice Amleto è un ulteriore punto di analisi e cioè quando fotografiamo se vogliamo interagire con l’osservatore dobbiamo dargli dei punti da seguire per coinvolgerlo nel nostro racconto. Tutto questo devi tenerlo bene a mente soprattutto in questa fase ma considera che sarai “fotografa” quando tutto questo non lo dovrai pensare e soprattutto quando farai il contrario 🙂 A prescinder dal tema, ora posso dirti che la mia preferita è “occhi” che è anche tecnicamente la meno perfetta 😉 …ed ora ti ho completamente confuso le idee! !! Ciao P